Le bevande energetiche sono indicate per lo sport?

Il consumo di bevande energetiche è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, specialmente tra i giovanissimi e nel contesto sportivo. Gli “energy drinks” sono spesso bevande ricche di zuccheri e di sostanze stimolanti, principalmente caffeina.

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Gli “energy drinks” migliorano le prestazioni sportive

Gli “energy drinks” sono bevande commercializzate con indicazioni di effetto “positivo”, quali incremento dell’energia fisica e miglioramento delle performances sportive.

Da uno studio è emerso che il consumo da parte di atleti di bevande energetiche caffeinate, un’ora prima dell’allenamento, ha aumentato la prevalenza di effetti collaterali, quali nervosismo e insonnia.

Frutta secca e frutta fresca per un sano pieno di energia, in alternativa agli “energy drink”

Gli “energy drinks” sono molto spesso delle bevande eccessivamente ricche di zuccheri, che contengono vitamine e sali minerali insieme ad altri ingredienti spesso non utili all’organismo. Per dare un’idea, una sola lattina di “energy drink” da 250 ml contiene mediamente 25 g di zucchero, l’equivalente di circa 5 cucchiaini da caffè.

Il contenuto di caffeina di queste bevande è elevato ed è proprio il suo abuso che può avere degli effetti indesiderati per l’organismo. Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), nella popolazione adulta in buona salute, singole dosi di caffeina fino a 200 mg (circa 3 mg/kg di peso corporeo per un adulto di 70 kg) non causano problemi di sicurezza, se consumate meno di due ore prima di un intenso esercizio fisico, in condizioni ambientali normali. Fino a questi livelli di assunzione non ci si aspetta che altre componenti delle bevande energetiche interagiscano negativamente con gli effetti della caffeina sul sistema cardiovascolare, sul sistema nervoso centrale o sullo stato di idratazione.

Durante lo svolgimento dell’attività fisica la sudorazione determina la perdita di acqua e sali minerali come sodio, cloro e potassio. Nel caso di attività fisica non agonistica, una dieta equilibrata e sana, ricca di frutta, legumi, verdura e acqua è più che sufficiente a reintegrare i sali persi.

Inoltre, per reintegrare i liquidi persi dopo l’attività fisica, nella maggior parte dei casi, soprattutto per gli sportivi amatoriali che si allenano per meno di 60 minuti in condizioni di temperature non eccessivamente elevate, è sufficiente reidratarsi con semplice acqua minerale. Sembrano essere particolarmente utili le acque a medio-alto residuo fisso, cioè superiore ai 500 mg/L.

In caso di allenamenti che superano l'ora condotti a temperature molto elevate, le bevande eventualmente da utilizzare sarebbero quelle per sportivi, arricchite in carboidrati e sali minerali, non gli energy drinks, il cui compito, ancora da confermare, è quello di fornire energia e sostanze utili per il miglioramento della percezione, dell’attenzione e dello stato di allerta.

Tuttavia, l'impiego degli energy drinks, anche per gli sportivi professionisti, al fine del miglioramento della performance non è ancora stato dimostrato in modo certo e sicuro. Questo ne rende ancora meno sensato l'utilizzo, negli amatoriali e nelle persone sedentarie.

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