Il tè in bottiglia ha le stesse proprietà di quello in tazza?
Il tè è tra le bevande più diffuse a livello mondiale e, secondo alcuni studi, potrebbe allungare la vita. La bevanda viene preparata come infuso o decotto, ma bibite a base di tè, bevibili fredde, sono spesso ritenute erroneamente delle valide e pratiche alternative.

Il tè in bottiglia è un’alternativa pratica e veloce all’infuso
Il tè, in particolare la varietà verde, è considerato un prodotto con importanti proprietà benefiche per la salute.
Oltre al tè in foglie o in filtri, è disponibile in commercio anche il tè in bottiglia, in lattina, in tetrapack. Questi non hanno la stessa composizione della classica bevanda ottenuta mediante infusione e il loro consumo andrebbe addirittura evitato.
Sono prodotti che del tè hanno solo il gusto e il colore, come quello pronto in bottiglietta e in lattina o i preparati solubili commercializzati in buste già dosate, che sciolte in acqua permettono istantaneamente di ottenere la bevanda.
Non sono altro che bibite zuccherate, in cui l’infuso o l’estratto di tè è presente in bassissime quantità e il cui consumo, pertanto, andrebbe limitato.
Infusi di tè verde e di tè nero per proteggere la nostra salute e vivere più a lungo
La comunità scientifica, insieme al tè verde, promuove a pieni voti anche il tè nero. Le foglie di entrambi, infatti, contengono delle sostanze benefiche per l’organismo, i polifenoli, e in particolare sono ricchi di una molecola appartenente alla classe delle catechine: l’epigallocatechingallato.
Da alcuni studi è emerso che bere tè verde e nero potrebbe essere protettivo per il sistema cardiovascolare. Infatti, il consumo di entrambe le tipologie di tè, sotto forma di bevanda ma anche di estratti (sia totali, sia di polifenoli e di singole classi di polifenoli, come catechine e teflavine) migliora, secondo alcune ricerche, i parametri di rischio cardiovascolare, quali pressione diastolica e sistolica, colesterolo totale e colesterolo LDL, sia di soggetti sani che con diagnosi di malattia cardiovascolare. Occorrono ancora altre evidenze per provarne, invece, gli effetti sulla prevenzione oncologica.
L’infuso si ottiene lasciando le foglie di tè nero o verde a bagno in acqua calda e, affinché le sostanze benefiche passino nella bevanda, il tempo di infusione deve essere di almeno 5 minuti. Il tè contiene caffeina, addirittura in concentrazioni superiori rispetto al caffè. Se i polifenoli vengono estratti in maggiore quantità, interagendo con la caffeina, riducono i suoi caratteristici effetti “eccitanti”.
Il latte invece, neutralizza i polifenoli, motivo per cui bisognerebbe evitare di aggiungerlo all’infuso.
Il tè (se non zuccherato) può essere consumato, giornalmente, nelle quantità che si desiderano, prestando solo attenzione alla quantità totale di caffeina ingerita, che può provenire anche da altre fonti alimentari. La soglia di sicurezza per la caffeina è di 400 mg al giorno, per gli adulti sani, nel caso delle donne in gravidanza o in allattamento, invece, scende a 200 mg.