Esistono numerose teorie relative alla superiorità di una dieta piuttosto che un’altra nell’indurre la perdita di peso. Quale intervento alimentare sia il migliore, per ottenere un efficace dimagrimento, è però poco chiaro.
Si è, quindi, deciso di determinare l’efficacia della perdita di peso ottenuta attraverso differenti tipologie di diete popolari, scelte in base alla composizione dei macronutrienti, piuttosto che al “marchio” che le distingue.
Come fonte dei dati sono stati utilizzati 6 database elettronici (AMED, CDSR, CENTRAL, CINAHL, EMBASE e MEDLINE) contenenti informazioni che partivano dalla data di creazione di ciascun database e arrivavano fino ad aprile 2014.
Gli studi selezionati hanno incluso adulti in sovrappeso o obesi (indice di massa corporea ≥ 25) associati casualmente ad una dieta popolare, nota e autosomministrata. Questi individui hanno riportato i dati sul peso corporeo o sull’indice di massa corporea al follow-up di 3 mesi o oltre.
Due revisori hanno estratto in modo indipendente i dati su popolazioni, interventi, risultati, rischio di bias e qualità dell’evidenza. È stata utilizzata la statistica bayesiana per eseguire una serie di meta-analisi a rete ad effetti casuali con meta-regressione, per stimare l’efficacia relativa delle classi di dieta e dei programmi sul cambiamento del peso e dell’indice di massa corporea, rispetto al basale. Le analisi sono state aggiustate per il supporto comportamentale e l’esercizio fisico.
I principali risultati misurati sono stati la perdita di peso e l’indice di massa corporea a 6 e 12 mesi di follow-up (± 3 mesi per entrambi i periodi).
Tra i 59 articoli selezionati che riportavano 48 singoli studi randomizzati (comprendenti 7286 individui) e confrontati con nessuna dieta, la maggiore perdita di peso è stata associata a diete a basso contenuto di carboidrati (8.73 kg [intervallo di credibilità del 95% {CI} da 7.27 a 10.20 kg] a 6 mesi di follow-up e 7.25 kg [95% CI da 5.33 a 9.25 kg] a 12 mesi di follow-up) e a basso contenuto di grassi (7.99 kg [95% CI da 6.01 a 9.92 kg] a 6 mesi di follow-up e 7.27 kg [95% CI da 5.26 a 9.34 kg] a 12 mesi di follow-up). Le differenze nella perdita di peso tra le diete individuali erano minime. Ad esempio, la Atkins ha comportato una perdita di peso maggiore di 1.71 kg rispetto alla Zona a 6 mesi di follow-up. Tra i 6 e i 12 mesi di follow-up, si è notata una differenza tra l’effetto del supporto comportamentale (3.23 kg [95% CI da 2.23 a 4.23 kg] a 6 mesi di follow-up vs 1.08 kg [95% CI da -1.82 a 3.96 kg] a 12 mesi di follow-up) e dell’esercizio fisico (0.64 kg [95% CI da -0.35 a 1.66 kg] vs 2.13 kg [95% CI da 0.43 a 3.05 kg], rispettivamente) sulla perdita di peso.
In conclusione, un significativo dimagrimento è stato osservato con qualsiasi dieta a basso contenuto di carboidrati o di grassi; le differenze di perdita di peso tra le singole diete note, infatti, sono risultate minime. Queste evidenze inducono a raccomandare, come prassi, una qualsiasi tipologia di dieta dimagrante a cui si pensa che il paziente aderirà con una buona compliance.