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I succhi di frutta possono essere considerati sostituti della frutta?

I succhi di frutta hanno una composizione molto diversa rispetto alla frutta fresca. È l’etichetta alimentare che mette in guardia l’attento consumatore dimostrando come, molto spesso, si tratti di preparati zuccherati con un vago ricordo di frutta.

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Il succo è come la frutta e i bimbi lo adorano

Si è soliti pensare che i succhi di frutta siano delle bevande salutari, adatte per la merenda dei più piccini. In realtà, non è come fargli mangiare la frutta. La frutta fresca è ricca di vitamine, minerali, fibra e fitocomposti, una serie di sostanze che svolgono funzioni protettive per la nostra salute. Al contrario, le bevande alla frutta hanno una composizione molto diversa e il loro consumo andrebbe davvero limitato.

I succhi di frutta non rappresentano un’alternativa alla frutta fresca e, molto spesso, sono solo bevande zuccherate prive di micronutrienti. Forniscono una grande carica calorica senza dare sazietà e, anzi, alimentano il senso di fame.

Forti evidenze correlano il loro consumo, soprattutto se abituale, ad un maggior rischio di sovrappeso, obesità e malattie correlate, come diabete, malattie cardiovascolari e diversi tipi di tumore.

La frutta fresca è un super concentrato di salute, unico e insostituibile

In commercio si trovano diverse varietà di bevande alla frutta e nonostante la confezione riporti la dicitura “100% frutta”, non possono essere considerate un valido sostituto della frutta fresca.

Infatti, si tratta di prodotti privi di fibre e vitamine, ottenuti molto spesso a partire da succhi concentrati ricostituiti con acqua la quale, al termine del processo di preparazione, può risultare inferiore a quella di partenza.

Pertanto, il contenuto di zuccheri presenti sarà più elevato: ecco spiegato il motivo per cui i succhi sono più dolci rispetto alla frutta. Per disabituare i bambini a quel gusto così dolce, si potrebbero gradualmente diluire con acqua.

I prodotti confezionati che possono essere utilizzati di tanto in tanto sono i succhi di arancia rossa, uva e mirtilli, che conservano il contenuto di antociani, preferendo solo quelli “non ottenuti da succo concentrato” e senza zuccheri aggiunti.

Anche le spremute possono andar bene, basta che non sostituiscano del tutto la frutta intera, ottima fonte di fibra.

Di frutta bisognerebbe consumarne due-tre porzioni al giorno (una porzione corrisponde a 150 grammi, l’equivalente di un frutto medio o due frutti piccoli) variando quanto più possibile e scegliendo frutta fresca e di stagione, garanzia di un buon apporto di fibra, vitamine, minerali e fitocomposti.

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