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La pizza può far parte di un’alimentazione sana?

Un’alimentazione sana e corretta non esclude a priori nessun alimento. Tuttavia la pizza è un alimento particolarmente calorico e ricco di sale ed è per questo che bisogna porre particolare attenzione alla quantità e alla frequenza del suo consumo.

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Quando si mangia la pizza si ingrassa di 2 chili

La pizza è una tentazione a cui noi italiani difficilmente riusciamo a resistere. Pur con l’idea di voler seguire un’alimentazione sana si finisce per concedersi a questa favolosa eccellenza made in Italy, spesso con grossi sensi di colpa, specialmente quando il giorno seguente salendo sulla bilancia si notano dei chili di troppo.

La pizza ha tante calorie, è vero, ma non le si possono attribuire colpe che non possiede. Infatti, quando si nota la lancetta della bilancia spostarsi in avanti dopo aver mangiato la pizza, quel peso aumentato non sarà, con tutta probabilità, grasso bensì ritenzione idrica legata all’elevato contenuto di sale assunto proprio con la pizza e che scomparirà nel giro di qualche giorno.

La pizza può far parte di una sana alimentazione

In generale dobbiamo diffidare da tutti quegli alimenti descritti come miracolosi e viceversa dovremmo mantenere un equilibrio di giudizio per quei cibi ritenuti meno sani.

La pizza, nel contesto di una sana alimentazione, in cui i pasti durante la settimana sono per lo più curati e bilanciati, può benissimo essere presente.

Ci sono alcuni aspetti da tenere però in considerazione e cioè la quantità, il condimento, preparazione e la cottura.

La quantità, come per tutte le cose, è decisiva. Una pizza a settimana, anche in un programma dimagrante, può essere ben accolta, due o tre pizze sono decisamente troppe. Inoltre, quando si va in pizzeria, sarebbe bene evitare bibite, alcolici e dolci per non sovraccaricare un processo digestivo già molto impegnato.

Il condimento per eccellenza è la polpa o passata di pomodoro, l’olio deve essere extravergine e il sale va usato con moderazione nell’impasto, se fatta in casa.

La mozzarella, tipica della Margherita, rappresenta la fonte proteica e conta come una delle porzioni settimanali di formaggi (da 1 a 3). Se le verdure non piacciono sulla pizza, iniziare il pasto con un piattino di insalata è sempre consigliabile.

La preparazione è importante per rendere la pizza più digeribile. Una lievitazione prolungata è positiva ed in questo senso l’utilizzo del lievito madre anziché quello di birra è preferibile.

Anche la scelta della farina non è secondaria. Ideale è quella integrale o semi-integrale, oppure un mix di farine integrali e raffinate.

Infine la cottura. Le parti di pizza bruciata vanno scartate perché ricche di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), sostanze classificate come cancerogene, che si formano durante la cottura ad alte temperature.

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